Narcisismo patologico o sano narcisismo? Come riconoscerlo
Cos’è il narcisismo patologico, come si manifesta e come curarlo
Molto spesso nelle coppie esiste un partner bugiardo, carismatico e di successo che nella propria intimità umilia e denigra l’altro partner. Esistono uomini e donne, attenti solo alle loro necessità e desiderosi di accrescere la propria autostima prima di qualunque altra cosa. Siamo davanti ad un sano narcisista o la persona in questione soffre di narcisismo patologico? Scopriamo insieme di cosa si tratta e come curarlo.
Che cos’è il narcisismo patologico?
Per comprendere al meglio cosa sia il narcisismo patologico e come va affrontato, partiamo innanzi tutto da cosa significa ‘narcisista’.
Narciso, dal greco Νάρκισσος, è una figura mitologica antica, un cacciatore famoso per la sua bellezza e per la sua assurda crudeltà nei confronti di chi lo ama. Per punizione divina alla sua brutalità, Narciso si innamora della sua immagine riflessa in uno specchio d’acqua e muore, annegando, nel tentativo di abbracciare la sua stessa figura.
Il narcisismo si può considerare lungo un continuum e non si può racchiudere dentro un’unica categoria, il termine è utilizzato, a vari livelli, sia per descrivere il normale amore per se stessi sia l’insano egocentrismo causato da un disturbo del senso di sé. La maggior parte delle persone presenta tratti narcisistici, in alcuni casi, pur essendo prevalenti i tratti narcisistici si può ancora parlare di narcisismo sano.
Sono infatti narcisiste quelle persone carismatiche, assertive e sicure di sé che, galvanizzate dai complimenti e dalle lodi, ottengono spesso fama e riconoscimenti nella comunità di appartenenza. Sono uomini e donne fortemente determinati, padroni di sé e capaci di una leadership coinvolgente ed empatica. Spesso queste personalità sono diventate così dopo aver superato un passato burrascoso e turbolento ma sono riusciti, spesso grazie ad una terapia, a rendere positivo per se stessi e per gli altri l’aspetto narcisistico. Alcune persone di successo rientrano nella categoria del narcisismo sano.
Quando il narcisismo è patologico?
La nozione del disturbo narcisistico di personalità è stata formulata solo nel 1971 da Heinz Kohut e fu introdotta nel DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders). Ciò che caratterizza la teoria di Kohut è la presenza, nel soggetto affetto da narcisismo patologico di un ‘Sé grandioso‘, una sorta di commistione tra alcuni particolari del Sé infantile uniti ad una falsa immagine, un Sé ideale perfetto e onnipotente che respinge qualsiasi rappresentazione negativa del proprio ego proiettandola sull’altro.
Esistono due tipi di narcisismo patologico.
- Il primo tipo di personalità affetta da disturbo narcisistico è rappresentata da individui che percepiscono se stessi come unica persona importante nella loro vita, la loro felicità e il loro appagamento viene prima di qualunque altra cosa e sono in grado di amare solo persone che in un certo qual modo ricordano loro stessi. Amano se stessi e il se stessi negli altri. Possono apparentemente sembrare preoccupati del benessere altrui, ma in realtà bisogni e necessità del partner sono bisogni del narcisista patologico vissuti nell’altro. Appaiono sempre pronti a soddisfare i desideri della persona che hanno accanto perché preoccupati di ciò che l’altro possa pensare e credere di loro ma in realtà si dimostrano ciechi davanti alle concrete esigenze.
- Il secondo tipo di personalità prevede una distorsione della personalità del soggetto molto più acuta basata sulla presenza ingombrante del Sé grandioso. L’individuo si dimostra soddisfatto di se stesso, felice della propria vita e dei propri affetti, lavora sulla sua immagine esteriore e interiore affinché tutti la giudichino nel migliore dei modi ma nasconde una grave insicurezza e n sentimento di inferiorità. Il narcisista di secondo tipo lotta continuamente contro un sensazione di indegnità nei confronti dell’altro, il terrore di essere abbandonati e passare la propria vita in solitudine perché ‘non all’altezza’, prova rabbia e sconforto per la sua situazione e rifugge qualsiasi tipo di emozione e sentimento contrario riversando sul partner una negatività che gli verrà restituita unita alla paura e ad uno smarrimento per una situazione incomprensibile.
Narcisismo patologico: i criteri diagnostici
A differenza di un sano narcisista, determinato e sicuro di sé nonché galvanizzato dall’approvazione degli altri, senza scrupoli e con unico scopo la propria affermazione, per diagnosticare il narcisismo patologico sono necessari 5 dei seguenti sintomi (contenuti nel DSM-V) ricorrenti di quelli che seguono in situazioni di diversa tipologia:
- Presenza di un Sé grandioso (esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato/a superiore senza un’adeguata motivazione)
- Ricorrenza di fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale
- Convinzione di essere superiore e unico/a e di poter essere capito/a solo da altre persone (o istituzioni) superiori o di classe sociale ‘adeguata’ alla sua (o a quella a cui crede di appartenere)
- Richiesta di eccessiva ammirazione
- Senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative)
- Sfruttamento dei rapporti interpersonali (cioè coltiva rapporti con l’unico scopo di servirsene)
- Mancanza di empatia, quindi incapacità totale di immedesimarsi nelle emozioni altrui e comprenderle
- Sentimenti di invidia ingiustificata verso coloro che crede desiderino essere come lui o possedere le sue cose
- Comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntosi.
A soffrire di questo disturbo si calcola sia quasi il 5% della popolazione dei paesi sviluppati con una prevalenza nel sesso maschile.
Non esiste un’età o un momento in cui il narcisismo si manifesta, di solito è possibile riscontrare prime avvisaglie durante l’età infantile che scoppiano definitivamente nell’età adulta.
Gli indicatori diagnostici si concentrano soprattutto sulla presenza di un pattern pervasivo della grandiosità, una esaltazione smisurata del proprio ego e un delirio di onnipotenza a discapito dell’altro che si sente di continuo sminuito e messo in discussione.
Vittime del narcisismo: guarire dal narcisismo è possibile
Il narcisista (secondo il DSM-IV il 75% delle persone con Disturbo Narcisistico di Personalità sono uomini) in amore è un bugiardo ed è un manipolatore affettivo, ammaliano e conquistano il partner per poi subito denigrarlo generando in quest’ultimo confusione.
La vittima del narcisista di solito non sa di esserlo, non comprende cosa le sia successo o cosa ancora le stia succedendo nel suo rapporto e necessita della presenza di uno specialista che possa aiutarla a comprendere le dinamiche perverse della sua relazione sentimentale ed il suo bisogno di legarsi ad un partner che soffre di disturbo narcisistico di personalità.
Il partner di un narcisista patologico subisce abusi di ogni genere, psicologici, mentali, fisici che gli causano un senso di profonda insicurezza e paura di relazionarsi con il prossimo, spesso le donne sono vittime di violenza. Il percorso terapeutico dovrà essere svolto con costanza e determinazione, essendo sempre al corrente della difficoltà del trattamento, un trattamento che prevederà tra gli obiettivi la ricostruzione della propria stima di sé, spesso già fragile prima dell’incontro con il partner, ma annullata o ancor più sminuita all’interno di una relazione perversa.
Come per ogni relazione che finisce si dovrà affrontare un periodo di elaborazione del lutto, ma mettere fine ad una storia con un narcisista richiede un’elaborazione differente: non si deve metabolizzare solo una perdita della relazione e degli aspetti di sé che tenevano vivo il legame bensì si deve affrontare una rinascita di sé stessi e di una nuova vita, priva di angosce, aggressioni verbali e non, umiliazione pubbliche e private e qualunque altra sofferenza che una relazione con un narcisista patologico si porta dietro.
Cosa fare se sei un narcisista o una vittima
Il terapeuta esperto di narcisismo è al corrente di tutte le sfaccettature psicologiche e comportamentali del soggetto affetto da disturbo, le sue tecniche di gaslighting o manipolazione mentale e la sua enorme rabbia, il suo essere un manipolatore perverso, egoista, superbo ma insicuro e probabilmente con un passato denso di episodi traumatici durante l’infanzia che hanno causato una tale distorsione di personalità.
Una psicoterapia sistemico relazionale può essere il miglior modo d’approccio e trattamento nel caso di questa patologia proprio perché è un disturbo che si manifesta e causa maggior disagio nell’ambito delle relazioni (prevalentemente in quelle di coppia) ed è legato a tematiche relative all’attaccamento verso le figure genitoriali.
Se credi di soffrire di narcisismo patologico o di aver un partner affetto narcisismo patologico o sei stata vittima di un narcisista e desideri affrontare un cambiamento nelle tue relazioni, non esitare a scrivermi e a raccontarmi la tua esperienza, la terapia sistemico relazionale è la soluzione adatta a questo problema.
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