Dott.ssa Carmen Capria | Psicologa e Psicoterapeuta a Roma

Diagnosi psicologica | capire cosa succede

 

La Psicodiagnosi è un processo di conoscenza qualitativo, ipotetico-deduttivo, che aiuta lo psicologo a comprendere e valutare, basandosi sullo studio dei contenuti e delle modalità di funzionamento della psiche, il soggetto che è venuto a consultazione.

La Psicodiagnostica  si occupa della valutazione e della diagnostica psicologica e psicopatologica, attraverso l’integrazione di tecniche valutative che, partendo da colloqui clinici, si avvalgono di strumenti quali questionari, inventari di personalità, batterie e tecniche testologiche (psicometriche e proiettive).
Le tecniche e gli strumenti usati possono essere variabili di volta in volta, in funzione del contesto clinico e dello scopo della valutazione, in funzione dell’età ed del tipo di difficoltà dei soggetti valutati, e sono strutturati in base all’orientamento teorico e alla formazione specialistica del valutatore.
I test in generale sono un importante strumento che permette di descrivere in modo approfondito il soggetto in esame e di avviare un lavoro clinico specificatamente adattato a quelle che sono le caratteristiche del soggetto, nella sua unicità e complessità psicologica, considerando anche le sue risorse e i suoi limiti.
Attraverso il colloquio clinico vengono accolti ed esplorati i vissuti, la storia e i problemi della persona, con lo scopo di individuare, all’interno della sua storia personale, i fattori intrapsichici, relazionali, familiari e biologici, che possono aver contribuito all’insorgenza del disturbo o della condizione di sofferenza lamentata.

L’utilizzo dei test psicologici completa ed integra le informazioni raccolte durante i colloqui, permette la valutazione di funzioni o caratteristiche specifiche di personalità e consente di avere in tempi relativamente brevi, una conferma o disconferma delle osservazioni cliniche.

Oltre che individuare e definire gli eventuali disturbi e/o elementi psicopatologici, per condurci ad una Diagnosi accurata, il processo Psicodiagnostico ci permette nei casi di patologia di quantificare e qualificare le funzioni esaminate.

Il processo diagnostico si struttura, inoltre, in funzione della sua finalità:

1) Ambito clinico

  • La pratica valutativa di ambito clinico è molto ampia e complessa, e prevede la possibilità di integrare numerosi tipi di strumenti e approcci in base alle aree da indagare: dai colloqui clinici fino alle scale di valutazione della sintomatologia psichiatrica.Un valutazione psicodiagnostica permette di valutare le caratteristiche specifiche del soggetto che si rivolge allo psicodiagnosta, per approfondire eventuali difficoltà e sintomatologie psicopatologiche: il fine è quello di strutturare un progetto terapeutico concentrato sulle specificità del paziente, piuttosto che l’applicazione meccanica di un intervento terapeutico.

2) Ambito peritale
In ambito forense la Psicodiagnosi permette al Consulente Tecnico di Parte (CTP), nominato dal cliente, o al Consulente Tecnico d’Ufficio (CTP), nominato dal Tribunale, di strutturare perizie in ambito civile legate a separazioni, adozioni ed affidamento di minori, valutazioni di danno psicologico, ecc. I CTP e CTU possono impiegare le loro competenze anche in ambito penale al fine di valutare le caratteristiche di personalità degli imputati di processi, nonché la loro capacità di intendere e di volere del soggetto, l’infermità di mente e l’incapacità di agire, ecc.

3) Ambito del lavoro e delle Organizzazioni
Nell’ambito della Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni le competenze psicodiagnostiche forniscono un apporto di notevole rilevanza nel settore della selezione del personale: i reattivi mentali permettono la valutazione delle attitudini, della personalità, dell’intelligenza, degli interessi, delle conoscenze e competenze e la congruenza col profilo professionale, la cultura organizzativa e lo stile di leadership richiesti dal committente.
la Psicodiagnostica potrà inoltreessere utilizzata anche nell’ambito dell’orientamento scolastico e di quello universitario, etc.

In ciascuna di queste aree il setting psicodiagnostico è diverso e deve essere costituito in base alle esigenze del caso fra il valutatore e il valutato. La scelta dei test da impiegare sarà fatta in base al colloquio clinico e all’analisi della domanda: i test saranno poi somministrati, elaborati e interpretati secondo procedure standardizzate che permettano di fornire un profilo valido e attendibile del soggetto valutato. Uno strumento importante che permetta di restituire i risultati al soggetto valutato e/o all’eventuale committente viene effettuato attraverso la stesura di una relazione diagnostica che consentirà di esporre quanto emerso dall’esame.

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