Conflitto genitori figli adulti: le conseguenze nella vita di coppia
Conflitto genitori figli adulti: le conseguenze nella vita di coppia

Avete la sensazione che la vostra vita di coppia sia un po’ affollata? Nelle vostre scelte familiari c’è sempre lo zampino della suocera? Non sopportate più la situazione, o peggio tutto questo sta provocando problemi coniugali? Ciò che permette l’interferenza delle famiglie d’origine nella vita di coppia è la difficoltà di gestire ruoli e funzioni nel sistema familiare e stabilire dei confini. Scopriamo allora da dove nasce il conflitto genitori figli adulti e quali conseguenze potrebbe portare tra te e il tuo, o la tua, partner.

Conflitti genitori figli adulti: dove nascono e come gestirli

Il tipo di relazione che instauriamo da bambini e l’ambiente in cui cresciamo influenzano certamente gli adulti che diventeremo. I legami che stabiliamo in tenera età con le persone che si prendono cura di noi e con quelle che ci circondano sono fondamentali per acquisire sicurezza e fiducia necessarie a muoversi nel mondo esterno e a creare relazioni. Le figure più importanti, ovviamente, sono i genitori che, a seconda dello stile di attaccamento che instaurano con i propri figli, trasmettono fiducia o al contrario insicurezza e bassa autostima. A volte le famiglie, attraverso uno stile di attaccamento insicuro/ansioso, soffocano i bambini con un’eccessiva protezione, trasmettendo al bambino la paura verso un ambiente esterno pericoloso e interferendo con un’autonoma esplorazione del mondo. Il rischio di questi bambini è di vivere una sfiducia nelle proprie capacità verso una fiducia di capacità dell’altro dal quale se ci si allontana si ha paura o ci si sente in colpa. Questi bambini, da adulti, avranno difficoltà a conquistare la propria indipendenza e a svincolarsi dalla famiglia di origine pregiudicando la nascita e il mantenimento di relazioni affettive future.

Rapporto genitori figli: distinzione dei ruoli

In un sistema familiare è un sistema gerarchico con dei sottosistemi (nonni-genitori-figli), il riconoscimento di ruoli e funzioni serve a far funzionare meglio la famiglia e a stabilire dei confini chiari; se i confini sono chiari, tutti membri della famiglia esplicano al meglio le funzioni che spettano loro all’interno del proprio sottosistema, senza subire interferenze. Uno dei compiti dei genitori è quello di equilibrare protezione e spinta all’autonomia e quindi favorire lo svincolo dalla famiglia d’origine e creare così un altro sottosistema familiare (quello della coppia). Questo compromesso, da rinegoziare ad ogni fase della vita del figlio, è uno dei fattori più rilevanti per lo sviluppo, già nel bambino, del senso di sicurezza e dell’autostima. Insomma, sono le basi per la futura indipendenza dell’adulto.
Spesso i figli hanno un “mandato familiare” da parte delle famiglie d’origine e, a seconda della situazione familiare, i ruoli possono subire alterazioni tossiche. Ad esempio, in una famiglia altamente conflittuale, il figlio può essere funzionale ad impedire la separazione dei genitori; oppure in una famiglia in cui si subisce il lutto di un genitore, la prole potrebbe essere figura consolatoria e di compensazione per il genitore superstite. Può accadere che il figlio rifiuti il mandato familiare e reagisca ribellandosi ad esso, ad esempio scegliendo un partner del tutto opposto a quello desiderato dalla famiglia, mantenendo vivo un conflitto esistente. In altri casi, la scelta affettiva consona al mandato familiare è dovuta alla dipendenza dalla famiglia di origine; la conseguenza è una coppia-copia di quella genitoriale che sarà “fagocitata” dalla famiglia di origine.

Formazione della coppia

La creazione di una coppia è un processo assai complesso che coinvolge diversi fattori: dalla personalità dei singoli alla loro storia familiare. Quest’ultima tira in gioco a sua volta aspettative, modelli e credenze variegate di cui ogni partner dovrebbe essere “portatore sano” apportando ricchezza alla coppia. Ma talvolta il background di uno dei due o di entrambi potrebbe essere nocivo per il reciproco adattamento nella vita di coppia. Questo accade quando la famiglia d’origine ed il mancato svincolo da essa di uno, o di entrambi i partner emerge insistentemente nel processo. Ogni singolo membro è inserito in una rete di relazioni: è un sistema di influenza reciproca tra tutti i soggetti. Ecco perché spetta alla coppia stessa, ben coesa in termini di obiettivi, ridefinire i ruoli con tutti i genitori. Per imporre pacificamente, ma chiaramente, il proprio punto di vista e i propri desideri e stabilendo dunque dei confini.

Genitori invadenti: come riconoscerli

Talvolta i genitori non rispettano i nuovi confini, e quindi gli inediti ruoli, che la neonata coppia ha stabilito e ricorrono a vere e proprie strategie, spesso inconsapevoli, per manipolare emotivamente i propri figli, generando in loro un senso di colpa. Un rapporto genitori figli adulti è nocivo quando non viene concesso ai figli di prendere delle decisioni proprie costringendoli a mantenere il punto di vista dei genitori, quando vengono limitate le potenzialità dei figli o quando vengono utilizzate delle strategie manipolative affinchè i figli soddisfino i desideri e le esigenze dei genitori. Esempi di invadenze e manipolazioni possono essere: genitori che pretendono che i figli presenzino a tutte le riunioni di famiglia cambiando i loro piani, o li mettano al corrente di tutte le loro decisioni con l’obiettivo di controllare che il figlio resti vincolato alla famiglia; tipico è anche un atteggiamento vittimistico poiché i figli non li visitano o li chiamano quanto vorrebbero, scatenando sensi di colpa nel figlio. E’ frequente l’invadenza nell’allevamento dei nipoti, imponendo il proprio modello come migliore, e le ripetute critiche alle scelte affettive del figlio con continui attacchi al partner fino al boicottaggio della relazione. Vi sono poi quelle situazioni in cui sembra quasi di vivere con la suocera che si presenta a casa della coppia, modificandone l’arredamento o donando elettrodomestici o regali per i bambini, senza aver prima coinvolto la coppia.
Molti genitori, lo fanno inconsapevolmente, poiché è l’unico modo che conoscono per relazionarsi e mostrano il proprio amore alla prole. In alcuni casi è solitamente sufficiente far notare l’invadenza.

Conseguenze nel rapporto tra partner

Affinché subentrino problemi di coppia non è necessario che la famiglia d’origine si intrometta concretamente o che viva nei paraggi: basta solo che non si sia effettuato lo svincolo dalla famiglia d’origine; che non sia avvenuta la differenziazione e quindi la propria individuazione (e quindi indipendenza e autonomia). Questo compromette la nascita di un rapporto nuovo con un’altra persona, che metta inevitabilmente in discussione i modelli e la visione del mondo della propria famiglia d’origine. Insomma: se si è ancorati al ruolo di figlio, difficilmente si potrà costruire una relazione di coppia adulta e matura. Queste situazioni possono lacerare in profondità la relazione ma senza conseguenze apparenti nei primi tempi, salvo poi generando sintomatologie anche gravi o in uno dei partner o nella prole. In presenza di madre invadente o padre invadente, potrebbe essere una conseguenza prevedibile la separazione della coppia.
Quando infatti avvengono costantemente intrusioni legittimate da parte di una famiglia, il partner si sente escluso, trascurato, o addirittura egli stesso intruso e in seconda battuta provare un senso di gelosia e di estraniazione che logora la sana complicità coniugale.
Un’altra casistica è quando uno dei due partner, non solo non vuole la famiglia invischiata, ma non è neanche disposto ad instaurare una relazione con essa. Questa estraneità provoca dolore sia i genitori del partner che nel partner stesso.

E’ da tenere in considerazione che spesso la scelta del partner viene effettuata in base al livello evolutivo dei membri della coppia che si sta formando e che spesso ad un mancato svincolo dell’uno corrisponde un mancato svincolo dell’altro e l’accordo di coppia è basato sull’impossibilità a differenziarsi dalla famiglia d’origine.
Il rapporto tra genitori e figli può incrinarsi anche quando i genitori non hanno compreso che i figli non sono una proprietà o una loro estensione, e che devono quindi avere la possibilità di esprimersi e vivere nella maniera migliore per sé, scegliendo anche il proprio partner.

Psicologia genitori figli adulti: a chi rivolgersi

Abbiamo detto che spetta alla nuova coppia stabilire insieme i nuovi confini e tramite l’alleanza di coppia è possibile imporre il confine ai quattro genitori, comunicando chiaramente i bisogni di coppia. Infatti dobbiamo sottolineare che se una famiglia d’origine interferisce eccessivamente, parte della responsabilità è da attribuire anche alla mancata comunicazione chiara del figlio/a. Certo i nuovi coniugi devono mettere al primo posto la propria nuova famiglia e sviluppare un nuovo senso di appartenenza. Questo non significa necessariamente tagliare i ponti con la propria famiglia d’origine, ovviamente, ma lavorare affinchè la coppia costruisca un rapporto adulto ed autonomo che non subisca invasioni. Quando questo non avviene, rivolgersi ad un esperto potrebbe essere d’aiuto per rinegoziare il contratto implicito o esplicito nella coppia ed elaborare i motivi della mancata separazione dalla famiglia di origine dei partner.
Parimenti bisogna costruire delle regole di coppia che la coppia deve difendere e verso cui i genitori dovranno attenersi per consentire una maggiore fluidità nell’entrata e nell’uscita dei genitori dal sottosistema coppia. Questo potrebbe innescare il paradosso di renderli ancora più invadenti poiché si sentono esclusi, ecco perché è importante affidar loro dei compiti importanti, ma che non interferiscano direttamente con la vita di coppia e che siano soprattutto stabiliti di comune accordo con il proprio compagno o compagna.

Se vi rendete conto che la vostra strategia di coppia non funziona e che questo sta incrinando il vostro rapporto, se il problema diventa sempre più insistente e non riuscite a fronteggiarlo, allora è utile che vi rivolgiate ad uno psicoterapeuta per capire come comportarsi con i genitori troppo presenti nella vostra vita coniugale.

Carmen Capria

Psicologa e Psicoterapeuta esperta in psicoterapia di coppia e in psicoterapia familiare

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4 Commenti

  • Trackback: La coppia: Scelta del Partner- L'incontro tra le differenze (Parte II) - Dott.ssa Carmen Capria Psicologa Psicoterapeuta a Roma
  • by

    Mara Iori

    Posted 29 Gennaio 2019 8:02

    Molto interessante. Posso chiederle di indicarmi un libro sul tema per approfondire?
    La ringrazio
    Mara

    • by Dott.ssa Carmen Capria Posted 29 Gennaio 2019 8:23

      Salve Mara, l’articolo è frutto prevalentemente di esperienza terapeutica con i miei pazienti legata al mio approccio.
      Posso darle in ogni caso delle fonti su cui approfondire:
      Andolfi M., Cigoli V., La famiglia d’origine, F. Angeli, Milano, 2003
      Andolfi M.,(a cura di), La crisi della coppia: una prospettiva sistemico relazionale, Raffaello Cortina, Milano, 1999;
      Andolfi M., La terapia di coppia in una prospettiva trigenerazionale, Accademia di Psicoterapia della famiglia, 2006
      Beavers W.R., Il matrimonio riuscito. Approccio sistemico alla terapia della coppia, Astrolabio, Roma, 1986
      Berrini R., Cambiaso G., Figli per sempre, Franco Angeli, Milano, 2002;
      Berrini R., Cambiaso G.,Terapia della famiglia in crisi, Franco Angeli, Milano, 1992;
      Boszormenyi-Nagy I., Spark G.M., Lealtà invisibili. La reciprocità nella terapia familiare intergenerazionale, Astrolabio, Roma, 1988;
      Bowen M., Dalla famiglia all’individuo. La differenziazione del sé nel sistema familiare, Astrolabio, Roma,1979;
      Framo J., Terapia intergenerazionale. Un modello di lavoro con la famiglia di origine, Cortina Editore, Milano, 1996.

      Spero di esserle stata utile.
      Saluti.

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